Le proposte di Milkbar

I Saccherio

di Giovanni Follesa | , (in trattativa)

Sinossi
Nel corso del colloquio durante il quale chiede al professor Bozzolo di farle da relatore per la tesi di laurea, Giulia Saccherio viene a sapere che non molto prima il gemello Giulio ha avanzato un’identica richiesta all’anziano docente. In lei, la sorpresa si unisce al fastidio, ma presto la prospettiva di una rivalsa le appare all’orizzonte: Bozzolo infatti le propone una tesi congiunta con il fratello, e lei accetta, sicura delle rimostranze, che infatti non tarderanno ad arrivare, dell’altro. L’argomento sarà una ricognizione sugli avvenimenti che, a partire dai primi anni Novanta, hanno cambiato radicalmente il volto dell’Italia, guidata da tempo, nel 2032 in cui è ambientato il romanzo, da un regime morbido, e in cui non ha più sede la Chiesa, trasferitasi in Sudamerica. Ciò che realmente conta, però, è il materiale a cui i due dovranno attingere per condurre la loro ricerca: si tratta dell’enorme mole di documenti, dati e articoli contenuti nell’immenso archivio segreto di Ernesto Luigi Saccherio, loro padre, nonché l’uomo che, più o meno nascostamente, ha tirato le fila dei destini di tutto il Paese nei decenni appena trascorsi. L’accordo prevede che per trenta giorni l’ex giudice apra ai figli il proprio bunker per un numero di ore quotidiane limitato, e che al termine del mese concesso i due inizino il lavoro di stesura in vista della laurea.
Concluso un primo periodo di selezione, che porta alla luce dei documenti non sempre facilmente decifrabili e contrassegnati da tre diversi livelli di segretezza, nella coppia nasce l’esigenza di integrare l’indagine nel bunker con delle conversazioni con il «Grande Saccherio», come spesso (e poco affettuosamente) è chiamato il genitore. Inizia così un confronto tra le due parti sulla storia d’Italia da Mani Pulite in avanti, che in breve coinvolge anche clero e massoneria; inizia però, soprattutto, un confronto interno al nucleo famigliare, in cui le recriminazioni sull’educazione ricevuta e sulle possibili colpe dell’uomo per la malattia fatale della moglie si alternano e poi confondono con le vicende nazionali. Entra qui in scena una quarta figura: è lo zio Michele, uomo di chiesa, cognato di Ernesto, che in passato ha abusato di Giulia alla presenza di Giulio. I rapporti tra i due adulti sono sempre stati molti difficili, e si confermano tali nell’incontro organizzato dai gemelli all’insaputa del padre.
In un crescendo continuo di rivelazioni e tensione – in cui si inserisce anche il faccia a faccia tra Giulio e Michele, con quest’ultimo che riporta alla mente del nipote il ruolo attivo avuto durante la violenza sulla sorella –, la partita a scacchi giunge alla mossa conclusiva: i fratelli mostrano al padre la lista segreta degli affiliati alla P2 (ricevuta da Bozzolo) nella quale figura anche il nome di Ernesto Saccherio, che fino a quel momento aveva recisamente negato di esservi stato iscritto. Il peso delle accuse e delle responsabilità, private quanto collettive, si fa impossibile da sopportare: l’uomo si impicca nello studio di casa, lasciando in maniera non troppo velata la propria eredità di potere nelle mani dei due figli, che capiranno solo in conclusione di esser stati fin dal principio due pedine nelle mani di Bozzolo e dello zio Michele.

Biografia dell'autore
Giovanni Follesa è nato a Quartu Sant'Elena (CA) il 25 settembre 1969. Laureatosi in Storia dell'Arte Contemporanea, ha intrapreso una brillante carriera giornalistica che l'ha portato a dirigere, tra il 1999 e il 2007, il quotidiano “l'Obiettivo” e il quotidiano on-line “Sardegna Oggi”. Dal maggio 2009 al 2014 ha ricoperto il ruolo di consulente culturale della Regione Autonoma della Sardegna. Incarico che gli ha consentito di occuparsi di arte, in particolare dell'organizzazione delle principali mostre promosse dalla Regione in collaborazione con musei prestigiosi come il MAN di Nuoro, e della curatela della Biennale sarda d’Arte Contemporanea del 2011. È stato membro del CdA della Fondazione Teatro Lirico di Cagliari e della Fondazione Sardegna Film Commission. Oggi insegna Teoria e Metodo dei Mass Media e Storia del Cinema presso l’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari, e scrive di arte contemporanea per riviste e periodici. Nel 2006 ha fatto il suo esordio letterario con il romanzo Le truppe carrellate (ovvero all’inferno ma col carrello), pubblicato da ATì Editore. Per la Provincia di Cagliari, tra il 2006 e il 2009, ha ideato e curato i quattro volumi Aria, Terra, Fuoco, Acqua. Per Il Maestrale ha pubblicato Terra Mala (2011), scritto con Rossana Copez, e Le Figlie di Bes (2012). È del 2015 il suo ultimo romanzo, Avanti Marsch! La Grande Guerra 100 anni dopo, scritto anch'esso a quattro mani con Rossana Copez,

Estratto del libro
Scarica il documento



Torna indietro

NEWS, EVENTI, APPUNTAMENTI

Nessuna news presente
in archivio